mercoledì 17 novembre 2010

Padroeira e presidenta

Salve
alla fine mi faccio vivo. Non so perché quando rientro dall'Italia mi ci vuole un po' per mettere mano alla tastiera. Forse si tratta di un percorso psicologico o forse di banale pigrizia. Chi lo sa? Magari di una combinazione dei due.


Vorrei prima di tutto ringraziare le persone che hanno avuto piacere di incontrarmi: ogni incontro è stato prezioso (e parecchi mi hanno fatto ingrassare). Ringrazio poi chi mi ha affidato risparmi e frutti di iniziative confidando che qui possano essere messe bene a frutto. Stanno maturando buone notizie. A fine anno scolastico (qui in dicembre) passerò un consuntivo delle attività e della situazione generale dell'asilo. Vorrei anche scusarmi con chi ho trascurato e/o non sono riuscito a vedere con la calma desiderata. Lo so, lo dico tutti gli anni, ma è la realtà.


Appena rientrato sono stato risucchiato dalla Festa della Padroeira. Ecco il nostro manifesto quando era ancora in stato di bozza (con errori di ortografia e contenuto poi corretti)


Ho scoperto arrivando che le donne della mia parrocchia erano tutte entusiaste di riconoscersi nello sfondo, insieme ad altre donne che hanno condiviso momenti importanti con noi (Ir. Irani, Ir. Violeta, Laura, Edvânia, mia mamma - che è qui fino ai primi di dicembre - e non ricordo chi altra). Meno male perché ci ho lavorato 3 o 4 giorni su quel cavolo di sfondo (soprassalto di pudicizia).

Vi metto qui un video con alcune foto della festa accompagnato dalle litanie twist eseguite live dal nostro coro. All'inizio hanno suscitato la mia ilarità, poi mi ci sono affezionato (mi è successo lo stesso con diverse altre cose in questi anni). Le foto sono banali, la musica invece va sentita.




Dal 31 ottobre scorso qui abbiamo una Presidenta: Dilma Roussef. Sembrava dovesse vincere il 15 al primo turno, ma l'insperato eccellente risultato di Marina Silva del Partito Verde (intorno al 20%) le ha in qualche modo sottratto i voti necessari per arrivare alla metà più uno dei voti validi. Ha poi vinto col 56,05% dei voti. Entrerà in servizio il primo gennaio, ma Lula se la porta già a giro al G20 per farla conoscere. Si è capito che sarebbe stata la candidata qualche mese fa quando si è fatta la plastica al viso (e forse anche da qualche altra parte).

Mi preme chiarire però che è tutt'altro che un'ochetta: era la ministra più importante del governo e ha dato un contributo determinante alla crescita economica del paese.


In realtà però il suo unico capitale politico consiste proprio nell'appoggio del Presidente Lula che sta concludendo il mandato con indici di approvazione stellari: secondo l'indagine di Datafolha il 26 ottobre scorso l'83% dei brasiliani consideravano il suo operato ottimo o buono, il 13% normale e il 3% cattivo o pessimo (manca un 1%, ma penso dipenda dagli arrotondamenti dei decimali).

In diversi quindi pensano che sarà un fantoccio di Lula, che dopo due mandati non può immediatamente ricandidarsi. Può anche darsi. L'essenziale è che le eccellenti politiche sociali (relativamente alla situazione ereditata) portate avanti da quest'ultimo possano continuare, e magari valorizzare un po' di più salute e istruzione.

In generale noto che questa vittoria ha giovato all'autostima delle donne (come successe a suo tempo con quella di Obama per i negri). Mi ha colpito sapere che all'epoca della dittatura è stata torturata in carcere per 22 giorni con il tristemente solito armamentario (percosse, Pau de Arara, elettrochoc).


Tra meno di una settimana arriva il collega! Paolo Sbolci (che immagino lasci un discreto vuoto a Montelupo) mi sarà recapitato a domicilio da Sergio Merlini lunedì notte (22). Quasi a domicilio: devo ritirare ambedue all'aeroporto, ma non mi lamento di certo.

Sono parecchio contento, conoscendo da tempo il valore della persona. Naturalmente i primi tempi saranno di ambientamento, in tutti i sensi.

Da parte mia mi sono appena "raffermato" rinnovando la convenzione per altri tre anni.

Un abbraccio.

Fate i bravi. Luca

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