martedì 27 luglio 2010

Saudade, Soave e i fiorentini

Salve.

Prima di tutto vorrei rassicurare quanti si sono preoccupati leggendo il post precedente. Sto bene e la dengue che ho preso era una forma piuttosto leggera: niente dolori, e anche l'eruzione cutanea tipica dopo la febbre è stata leggera e solo di un giorno. Insomma solo febbre alta e la disappetenza conseguente. Ci si può stare. Qui l'hanno presa tutti almeno un paio di volte e in forme più forti, mi dicono.

Bene dopo le (buone) notizie personali passiamo alla vita di qui.

Domenica incontro da standing ovation con Soave. L'ho conosciuta a Verona, dove seguiva la sezione latinoamericana del corso di preparazione alla missione. È in Brasile da una ventina d'anni e testardamente continua a credere nel lavoro con le comunità di base e con i gruppi sociali, sviluppando un'interessantissima lettura femminile della Bibbia nella quale le donne - schiacciante maggioranza nelle Chiese di quasi ogni latitudine - si ritrovano con stupito piacere. Ma anche parecchi uomini, almeno quelli che non si sentono minacciati nelle loro posizioni di potere nella Ditta o che vivono particolari frustrazioni nei rapporti con l'altro genere (a volte le due cose si sommano e son dolori...).

Lei vive nel sud (Santa Catarina) ma è sempre a giro richiesta da gruppi ecumenici, ecclesiali e sociali (molto più raramente diocesi) per momenti di riflessione e studio biblico. Approfittando di un suo passaggio nella Bahia le ho chiesto un incontro in parrocchia.


La partecipazione è stata alta, più di 50 persone, benché nessuno qui la conoscesse. Immagino si siano fidati di me. La conduzione è stata originale: ha iniziato chiedendo i presenti se ci fosse un brano biblico sul quale avevano dubbi o domande. Imbarazzo generalizzato dal quale siamo usciti solo quando Lícia "cara de pau" (lett. faccia di legno, in italiano di bronzo) ha fatto una domanda, in se abbastanza limitata, sulla genealogia matteana di Gesù (Mt. 1,1-17). E qui la mia amica ha trovato il varco e si è scatenata con una presentazione estremamente attuale delle 5 donne presenti nel brano nelle quali la mia gente si è sentita rappresentata e valorizzata. Ogni tanto qualcuna mi ferma per dirmi quanto le è piaciuto. Spero che ci sarà occasione per ripetere l'esperienza.


Come spesso succede in luglio e agosto appaiono qui i fiorentini.

Abbiamo da queste parti Mauro Barsi, accompagnato da Pe. Wiesceck (si scrive cosi?), impegnato nella sua visita annuale ai progetti sostenuti da Agata Smeralda. Ne abbiamo approfittato per fare il punto della situazione su un'idea, da lui fortemente sostenuta e concretamente incoraggiata, di costruire qui nel quartiere un percorso di accompagnamento per giovani del quartiere dai 2 ai 18 anni.

Il primo tassello già esiste e, graças a Deus, sembra aver trovato la strada per risollevarsi. Si tratta dell'asilo "di Tia Mira" sul quale mi dilungherò più in basso. Il secondo sta muovendo i primi passi quest'anno: un doposcuola per i ragazzi della scuola dell'obbligo che faccia viver loro un ambiente con logiche diverse da quelle della strada. Il terzo è ancora nel mondo delle aspirazioni: si tratta di una proposta per i ragazzi in età delle superiori (studenti o lavoratori) che offra occasioni di confronto e crescita, oltre a corsi concretamente utili per il loro futuro lavorativo.

La mia politica è quella di procedere per piccoli passi e di evitare ogni personalismo (a cominciare dal mio, cosa non sempre facile) per cercare di costruire un qualcosa che abbia la speranza di reggersi e camminare con le sue gambe. Speriamo.


Altra presenza appena arrivata è il mio venerato predecessore, il protomissionario fiorentino Pe. Renzo Rossi. Ha in programma di visitare tutti i suoi amici ex prigionieri politici sparsi per il Brasile, compreso il più illustre che lavora fino alla fine di quest'anno nel Palácio do Planalto. Ma mi ha detto che verrà anche una sera a celebrare nella mia parrocchia. Grazie Renzo.

Mi ha consegnato una busta con un'offerta tutta sampierina per la maggior parte proveniente dal pranzo organizzato presso Ebe l'11 aprile scorso e del quale ho dato conto in questo post, con un'affettuosa integrazione di Gloria in occasione della Prima Comunione di Samuele. Naturalmente ringrazio. Ho già trasferito la somma nella disponibilità dell'asilo.


L'asilo sta andando bene, al punto che per il prossimo anno riceveremo una parziale indennità dallo Stato, segno che la documentazione è a posto (cosa non scontata) e che le visite di controllo hanno dato esito positivo. Se tutto continua così quest'anno riusciremo a chiudere in pari pagando tutti i debiti e il prossimo anno dovremmo mettere in regola tutti i dipendenti (una rarità nel mondo degli asili) e mettere in sicurezza il primo piano dell'edificio che attualmente, oltre a essere chiuso perché pericoloso, causa continue pesanti infiltrazioni d'acqua che stanno minando la statica dell'edificio.


In questi giorni sono meno produttivo del solito: l'aspettativa delle vacanze in Italia (dal 1º settembre al 5 ottobre) e la conseguente saudade mi distrae abbastanza. Penso sia normale.


Piada
Una coppia di baiani conversa a letto. A un certo punto la moglie si gira dicendo di voler dormire. E lui, lentamente e con voce sensuale: - Davvero mia morenina? Proprio ora che ti volevo dare un po' di fastidio...
La baianina si rianima: - E allora datti da fare, forza...
- Posso? - Puoi.
- Sicura? - Ti ho detto di sí!
- Allora guarda, vai in cucina a prendermi una birra e due antipastini...

Fate i bravi. Luca

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