domenica 17 gennaio 2010

Flash di oggi

Ciao gente!

Spero che Laura, amica marchigiana che vive a Bologna appena rientrata in Italia dopo un tempo discreto e interessante in Brasile, mi perdoni per aver rimaneggiato buona parte di una lettera a lei diretta, riferimenti personali esclusi naturalmente. Il racconto si prestava ad essere divulgato in modo più ampio e così ho colto l'occasione (cfr. piada finale).

Bene, stasera avrei particolarmente bisogno di affetto, come spesso dico scherzando "ma anche no" (citazione di Maria Laura Rodotà che sbeffeggia Veltroni. Cfr. forum "Avanti Pop" su corriere.it, consultato quotidianamente insieme a "Italians" di Beppe Severgnini, "Lettere al Corriere" di Sergio Romano e alla vignetta di Staino su unita.it).

Invece di andare all'orfanato come ogni 3ª domenica sono andato alla conclusione della festa del Senhor do Bonfim, boss indiscusso della devozione baiana. La decisione naturalmente è stata motivata non da i miei gusti ma da un profondo senso del dovere (ebbene sì, ogni tanto mi capita).

Rapida cronistoria. 16,30: appuntamento in Parrocchia per prelevare l'immagine della Padroeira, trasferimento paraprocessionale fino a Largo de Roma con canti e preghiere (il cappello ridicolo è per il sole: ci sono 30º, siamo ai tropici e i miei geni africani sono piuttosto rarefatti).


17: inizio della processione ufficiale accompagnata da prete con vocazione mancata di animatore di villaggio turistico in cima al trio elettrico bonsai ("Alzi la mano chi vuole andare in Paradiso" una delle perle, neanche la più eclatante). Ecco una foto del collega.


E eccone una che, seppure sfocata, aiuta a intuire il mio entusiasmo.


Comunque continuiamo. 18 arrivo a Bonfim e tre giri intorno alla Basilica formulando tre pedidos (richieste) ognun per sé (e o Senhor do Bonfim per tutti?). Tempo per fare tre giri: un'ora! La Messa campale prevista alle 18 alle 19,30 ancora non era iniziata, al che, dopo rapido consiglio di guerra tra i sopravvissuti, abbiamo deciso di filarcela riprendendoci anche l'immagine della Padroeira.

Però la gente era contenta, 5 giovani sono venuti e pure loro sono stati contenti, e allora va bene anche così.


Però ho bisogno di affetto lo stesso: il mio snobistico disagio (autocitazione) per le devozioni stavolta morde proprio. E meno male che all'orfanato ci vado il 31 per fare il padrino di Cresima a Wellington.


La piada baiana di oggi è illustrata:


Traduzione rudimentale.
- Capo, la pigrizia è uno dei sette peccati capitali.
- Anche l'invidia!

C'è del vero...

Fate i bravi.

Luca

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