domenica 20 luglio 2008

Giovani

Ciao gente,

nel mio ultimo messaggio il passaggio sulle notizie inviate e ricevute ha mosso diverse reazioni (in verità anche la mia foto, ma questo é un altro discorso). In realtà la frase è andata al di là delle intenzioni, suonando come un rimprovero. Quello che volevo esprimere era solo la difficoltà - sperimentata evidentemente da molti - di fermarsi per dedicare un po' di tempo alla scrittura, ma probabilmente a più di otto mesi dalla partenza l'inconscio sentimento di lontananza e di sete di notizie che mi facciano sentire più presente nella vita delle persone a cui voglio bene ha preso il sopravvento e portato a quella coloritura un po' "rivendicativa" che, ripeto, era decisamente oltre il voluto.

Chiarito (spero) questo, passiamo alle novità.


Fine settimana insolitamente pieno, per i miei standard attuali naturalmente. Sabato pomeriggio celebrazione con i bambini della catechesi per "iniziare a iniziarli" all'Eucaristia. Buona partecipazione, anche delle famiglie, e i ragazzi che avevano preparato e provato gesti e interventi per animare questo momento. A tutti è sembrato un momento positivo. A notte Messa (mensile) nella quasi comunità di Baixa do Petroleo. A me piace il clima familiare che si riesce a vivere nelle celebrazioni di questa piccola comunità che vive schiacciata dalla vicinanza della Matrice che un po' in questi anni ha teso a centralizzare le iniziative.

Dopo la Messa riunione di coordinamento dei gruppi di catechesi parrocchiale. Riunione piuttosto veloce perché, mancando i catechisti di due gruppi su tre, le decisioni sono state prese piuttosto rapidamente.

Stamani Messa nella Matrice e poi subito al centro pastorale per unirmi al primo incontro specificamente rivolto ai giovani promosso da non so quanto tempo dalla parrocchia, e come tale un'incognita.

Quando Erinalda, una catechista della comunità di Mangueira, ha cominciato a lavorarci c'era ancora Anna Maria, che le ha dato il primo forte appoggio.


Sono quasi tre mesi che siamo entrati nella fase operativa della preparazione di questo incontro: formare l'equipe di animazione e i team di supporto (cucina, addobbo, pulizia), decidere la data, il taglio, la struttura e il programma dettagliato della giornata, nel frattempo tentare di coinvolgere i pochi giovani presenti in parrocchia ad avere un ruolo attivo nella promozione e svolgimento dell'incontro. E poi il menù, la distribuzione di incarichi e responsabilità. E la pubblicità. Una specie di Figliano bonsai (per gli extra-sampierini Figliano è il campo scuola estivo tradizionale un po' "monstre" della parrocchia - con Galliano e Campomigliaio - carico di storia e di aspettative. Generazioni di adolescenti e giovani si sono formate lì. A proposito, se le date sono rimaste le stesse tra pochi giorni dovrebbe cominciare. Auguri affettuosi). Insomma era diventato un affare di stato che ha suscitato anche le curiosità e in qualche caso le gelosie inespresse dei lider (informati, ma non sempre coinvolti). Alla fine si sono mobilitati in 20 in qualità di "appoggio" all'incontro, anche a causa dell'indole decisamente ansiosa di Erinalda che l'ha portata a chiedere aiuti anche in forme ipertrofiche. Tudo bem, eravamo trendy.


Io, disilluso come il mio solito, mi aspettavo al massimo una ventina di giovani. Verso le 10, quando sono arrivato, invece, erano 38, e mi dicono che un'altra decina si è unita alla spicciolata (a cinque ho aperto io).


Graças a Deus!

La giornata prevedeva quattro momenti, il primo dei quali era accoglienza e coinvolgimento,


Piccolo spuntino di intervallo.

Il secondo momento prevedeva l'ascolto di una hit di qui (con testo adeguato) e il lavoro in gruppo che portasse a condividere le impressioni e le riflessioni emerse.


e si è concluso con un intervento di Francisca, laica consacrata con una stoffa da educatrice superba. È lei che lavora e mi invita all'orfanato del mio cuore.


Finalmente è arrivata l'ora di pranzo, preparata da un team (Ielson e Mara, più altri aiuti) che è una garanzia!


Il menù prevedeva "macaronada", che si è rivelata essere spaghetti mosci e tiepidi con intingolo a base di wurstel e spolverati con un latticino immondo. Il mio palato italiano ha dovuto superare diverse perplessità, ma la platea ha mostrato di gradire. Tudo bem. In fondo, se non sei un patito di dolci, non è difficile seguire un regime alimentare sano in un posto dove la pasta non la sanno fare, i formaggi sono deprimenti e gli insaccati improponibili, almeno per i nostri standard.

Ma non divaghiamo. Al pomeriggio riflessione sulla parabola dei talenti per passare il messaggio del valore di ciò che siamo e sull'importanza di mettersi in gioco, concetti riespressi dai giovani in forma artistica, dove mi hanno pure coinvolto.


La giornata è andata verso il suo epilogo con un momento di valutazione. Eravamo molto preoccupati di come tentare di introdurre una proposta che desse continuità all'esperienza, ma i giovani ci hanno spiazzato chiedendoci loro stessi esplicitamente di essere invitati da noi a riunirsi una volta al mese, tanto l'incontro era piaciuto a tutti, a parte un povero diavolo costretto dalla madre, un "appoggio", a presenziare fin quasi alla fine e che proclamava con il linguaggio del corpo tutta la sua insofferenza. Da parte nostra, superato il momento di stupita incredulità abbiamo magnanimamente accondisceso.


La conclusione, in linea con una prassi consolidata che unisce le sponde dell'Atlantico, non poteva che essere la Messa. Un momento partecipato con animazione da giovani e "appoggi" e vissuto, mi pare, con sincera intensità.

Ci siamo lasciati con professioni di ansia per l'attesa di vederci di nuovo.


Alla fine eravamo tutti euforici, pur a parole professando la piena consapevolezza della difficoltà di dar continuità perseverante al rapporto con questi ragazzi che si sono rivelati entusiasti e disponibili.


Bene, volevo solo rendervi partecipi della giornata. È arrivata l'ora di andare a dormire. Domani è un altro giorno, diceva Rossella O'Hara (conclusione di Via col vento, per i più giovani).

Solo un grazie ad Anna Maria che ha messo in moto il meccanismo e al gruppo di sampierini che mi ha regalato la meravigliosa TZ3 con la quale ho scattato la maggior parte delle foto inviate in questi mesi, comprese queste. Stavolta ho un po' esagerato con l'iconografia, lo so. Confido nella vostra clemenza.


Mi è arrivata notizia da Firenze di una paginetta e mezza di riflessioni stilata e proposta in questo periodo di attesa del nuovo Vescovo da un gruppo di preti che si riunisce mensilmente a Rifredi e del quale anch'io ho fatto parte prima di partire. Dice cose semplici e, ai miei occhi, quasi ovvie. Ma oggi forse anche, o proprio, le ovvietà sono diventate importanti. Così l'ho sottoscritta. Chi fosse interessato può richiederla a don Elio Agostini (elio.agostini@poste.it) che, ci scommetto, sarà felice di metterla a disposizione.


Buona notte.

Fate i bravi. Luca

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